Da Geografia dell'Italia,
di G. Strafforello, 1899:
Rutigliano (8900 ab.). -
A 125 metri di altezza sul livello del mare ed a 18 chilometri a
scirocco da Bari, in aria salubre, in collina, ma con penuria d'acqua.
E' dominato dalla torre quadrata di un antico castello e la chiesa
principale ha il titolo di collegiata. Era
cinta in addietro di mura, con fossi fatti costruire dal vescovo
o dal capitolo di Bari, ed ora spianate. Due opere pie. Banche,
fonderia di campane, molti torchi da olio; fabbriche di botti, di
candele di cera, di cappelli, di cordami, di liquori, di paste alimentari;
tintorie, fornaci da laterizi, molini.
Cenni storici. - Rutigliano è terra
antichissima e lo attesta il lungo acquidotto sotterraneo che vi
si vede e che sembra opera etrusca. Era anticamente nell'Apulia
una città di nome Azetium, nome che non rinviensi
in questa forma in alcuno degli antichi scrittori, ma la cui correttezza
è attestata dalle sue monete che hanno tipi copiati da quelle
di Taranto e la leggenda AZETINON. Codeste medaglie, già
erroneamente attribuite ad Azenia nell'Attica, trovansi soltanto
nella parte meridionale dell'Apulia ed è quindi probabile
che l'Ehetium della Tavola Peutingeriana, nome
corrotto al certo, abbiasi a leggere Azetium. Se si ammette
questa congettura Azetium vuolsi collocare a Rutigliano,
ove le suddette monete furono frequentemente scoperte. Gli Azetini,
quantunque posti fra i Calabri Mediterranei, appartengono
probabilmente al medesimo luogo, e questa può essere la forma
romana del nome. Nel 1348 Rutigliano fu assalito dagli Ungheri e
nel 1503 si schierò con gli Spagnuoli contro i Francesi.
Uomini illustri. - Diede i natali, fra
gli altri, al giureconsulto Leopoldo Tarantini ed al letterato Giovanni
Chiaia.
Coll. elett. e Dioc. Conversano - P. e T. locali, Str. ferr.
a Noicattaro. |